“Tonya” è un
biopic, ovvero appartiene a quel genere cinematografico basato sulla
ricostruzione della biografia di un personaggio realmente esistito. Il film racconta
la vita della pattinatrice su ghiaccio Tonya Harding (Margot Robbie), che nel
1994 fu al centro di uno dei più grossi scandali sportivi degli Stati Uniti
d'America. Tonya, che era stata la prima atleta americana ad eccellere nei campionati
nazionali e soprattutto era stata la prima a compiere il triplo axel, viene
improvvisamente accusata di aver stroncato la carriere dalla sua amica e rivale
Nancy Kerrigan facendole spaccare un ginocchio con una martellata da un balordo
assoldato dal marito. La carriera di Tonya, che pure si rivela coinvolta
indirettamente (il mandante era stato il marito), si interrompe immediatamente
e la giovanissima ragazza viene definitivamente espulsa dal mondo del
pattinaggio che già non faceva mistero di sopportarla a stento.
Il film
approfondisce la storia di Tonya attraverso un mix sapiente di finte interviste
girate ai tempi nostri, in cui i protagonisti raccontano alcune parti della
vicenda, con il flusso del racconto che
mostra a più riprese lo srotolarsi degli eventi. Ne emerge il ritratto
sfaccettato e complesso di una ragazza piena di talento, simpatica, ribelle,
vitale fino all’inverosimile che ha semplicemente avuto la sfortuna di nascere
nella famiglia sbagliata. Sofferente d’asma e forte fumatrice, poco amata dai
giudici di gara che non la ritengono all’altezza di rappresentare gli Stati
Uniti né di incarnare un modello sportivo degno di essere proposto al pubblico a causa della
bassa estrazione sociale e della scarsa umiltà a piegarsi alle regole non
scritte dell’ambiente del pattinaggio, Tonya Harding porta sulle spalle il fardello
di un’infanzia difficile causato da una madre dura e anaffettiva che fin dai
primi anni intende servirsi del suo innato talento per riscattare la propria
insoddisfazione.
Non voglio
raccontarvi altro, andate al cinema - il grande schermo per film come questi è
assolutamente indispensabile - e godetevi i primi piani di virulenta bellezza
della bellissima Margot Robbie, da cui un minuto prima sprizza una fame di
vittoria quasi ferina e subito dopo dilaga il candore della bambina mai
cresciuta che continua suo malgrado a considerare le botte una forma d’amore. Godetevi
l’interpretazione della madre da parte della pluripremiata Allison Janney e le
scene sulla pista di ghiaccio, ottenute grazie agli effetti speciali perché non
è stato possibile trovare una controfigura in grado di eseguire il salto triplo
axel. Godetevi la storia di questa ragazza
sfortunata, rovinata da una madre gelida e cattiva che la fa dubitare del suo
valore umano, condannandola a vivere solo in funzione della performance, in un
desolante deserto affettivo. E infine godetevi la musica che Tonya sceglie per le
sue esibizioni: aggressiva, trasgressiva e indomita come lei.