Roma e il cinema

giovedì 8 febbraio 2018

L'insulto, Ziad Doueiri (2017)

Tra le tante cose fatte in questi giorni, ho visto un film che vi consiglio caldamente di non perdere, sia per la profondità dei contenuti che affronta,  sia per il nitore della forma.  Si tratta de “L’insulto” del regista libanese Ziad Doueiri, premiato a Venezia con la Coppa Volpi a Kamel El Basha per la migliore interpretazione maschile. Ambientato a Beirut e scaturito da un episodio realmente accaduto – il regista e co-sceneggiatore racconta di aver insultato realmente una persona in un momento di nervosismo -, il film mette in scena con passione e maestria il risvolto emotivo che si annida in ogni conflitto etnico e religioso, anche se apparentemente di piccolissimo calibro. E prendendo le mosse dall’aspro litigio tra un profugo palestinese e un militante nella destra cristiana, nato da una banale questione di tubi che sgocciolano sulla strada, racconta di come sia possibile superare un’antitesi che altrimenti rimarrebbe insanabile, soltanto attraverso la presa in carico di una visione politica delle cose, unica via percorribile in grado di riportare il dissidio sul piano di categorie dal respiro più vasto, come la responsabilità, il rispetto, l’etica. Primi piani  intensi,  fotografia potente, dialoghi senza sbavature e colonna sonora efficace, insomma… non fatevelo scappare!

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